Spesso succede di scrivere una e-mail professionale a qualcuno che in parte già si conosce, ma col quale non abbiamo ancora una relazione confidenziale tale da poter aprire la mail con una formula del tipo “Ciao Giovanni“.
In questo caso, aprire la mail con un austero “Egregio Sig. Bianchi” o anche “Buongiorno Sig. Bianchi” potrebbe essere eccessivamente pesante.
Allora potremmo ricorrere alla solita via di mezzo, ed esordire con un meno formale “Buongiorno Sig. Giovanni“.
Questo ci metterà al riparo da una possibile presa di confidenza non gradita ma non ci farà sentire “ingessati“, dato che non lo vogliamo essere.
Quindi, se inizi in modo “semi-formale” e ti prendi questa libertà nei confronti del destinatario, dovrai fare la stessa cosa con te stesso quando chiudi la mail.
Cosa vuol dire in pratica? Che dovrai salutare con un semplice “Simone” come firma, e non “Simone Rossi”, perché in quest’ultimo caso concederesti a te stesso la formalità che non hai concesso al sig. Giovanni.
Ristabilisci dunque la parità: apri col nome del destinatario e chiudi col nome del mittente. Niente cognomi, né da una parte né dall’altra.
Se poi la tua mail presenta una firma automatica in cui è presente il tuo nome e cognome e i dati aziendali, nessun problema. Questa è una chiusura “automatica“, ma la chiusura “manuale” si capirà che l’hai fatta mettendoti sullo stesso piano che riservi al tuo destinatario.
About Flavio Pacini
Consulente web marketing orientato alla praticità del web, alla comunicazione e all'usabilità dei siti, all'etica nella collaborazione.
Lascia un commento